Che
ore sono? Istintivamente lo sguardo si rivolge verso quel congegno
chiamato orologio, che ci fornisce immediatamente la risposta. L'orologio
è ormai diffusissimo, lo troviamo ovunque: sempre al nostro polso,
appeso alla parete, sugli edifici pubblici, incorporato nei più
moderni dispositivi tecnologici, all'ingresso dei luoghi di lavoro……per
tener conto del trascorrere delle ore di un'entità fisica astratta
chiamata Tempo, di difficilissima spiegazione, ma tanto utile per
regolare la vita degli Umani.
A ben
dire però la sua ampia diffusione è avvenuta nel corso del secolo
scorso, il secolo tecnologico, ma fino al 1800 ed ancora più indietro
nei secoli come veniva misurato il trascorrere del Tempo? E' noto
a tutti che i naturali misuratori sono stati la Luna ed il Sole
con il loro movimento apparente sulla sfera celeste. Prima per realizzare
un calendario su ampia scala temporale (mese, anno),successivamente
per suddividere in frazioni, le ore, gli intervalli alternati e
ricorrenti di luce e di buio, denominati giorni.
Da subito
venne intuito che il continuo variare di lunghezza e di direzione
dell'ombra prodotta dai raggi solari contro un corpo solido poteva
essere utilizzato per misurare il Tempo. Nasce la Gnomonica, parola
di origine greca e lo "gnomone", l'asta o l'elemento solido che
produce l'ombra solare derivante dalla parola "gnomön-onos" che
significa giudice-indicatore.
La Gnomonica
definisce l'insieme delle discipline che concorrono alla determinazione,
in modo scientifico ed esatto, dei movimenti apparenti del Sole
e quindi della sua posizione istantanea sulla sfera celeste rispetto
all'orizzonte del luogo terrestre di osservazione, che hanno permesso
di formulare i primi concetti delle leggi della Astronomia di Posizione
tuttora validi. A questa scienza nel corso dei secoli si sono dedicate
le più illuminate e raffinate menti scientifiche - astronomi e matematici.
Il risultato?:
l'invenzione e il perfezionamento degli strumenti solari che permettono
di proiettare su una qualsiasi superficie piana o curva comunque
orientata nello spazio l'ombra generata dal Sole, per seguire e
studiare il suo movimento apparente.
Gli
orologi solari o le meridiane, come più spesso vengono chiamati
questi strumenti, ebbero notevole e capillare diffusione in tutti
gli angoli civilizzati della Terra, non soltanto per misurare con
precisione il trascorrere delle ore, ma anche per altri usi scientifici.
Basti pensare che con una semplice sfera armillare, costituita da
due cerchi opportunamente intersecati fra loro, fatta applicare
dall'astronomo Egnazio Danti nella seconda metà del 1500 sulla facciata
della chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, ove trovasi tuttora,
fu possibile dimostrare l'errore di conteggio che aveva accumulato
l'allora vigente Calendario Giuliano con la conseguenza che le date
dei più importanti appuntamenti astronomici - gli equinozi e i solstizi
- indicate dal calendario non erano più in accordo con il reale
accadimento degli stessi. Tale dimostrazione dette poi luogo alla
riforma del calendario e la conseguente adozione, con decorrenza
15 ottobre 1582, del nuovo calendario, attualmente in uso, denominato
Calendario Gregoriano in onore del papa Gregorio XIII che ne ordinò
la promulgazione.
Oggi
la Gnomonica sconosciuta ai più, è stata riscoperta per merito di
appassionati, gli Gnomonisti, che ne ripropongono lo studio, sollecitano
il restauro di decadenti antichi orologi, ne progettano di nuovi
e curano il Censimento Nazionale di quelli che via via vengono conosciuti.
La Gnomonica rientra nelle attività scientifiche seguite dalla Associazione
Astrofili Valdinievole "Alessandro Pieri".
(Alberto
Suci)